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Atlas Concorde: il gres porcellanato per Qatar 2022

13 February 2023

Le ceramiche Atlas Concorde sono scelte per progetti architettonici di fama internazionale, le troviamo per esempio ad accogliere i visitatori nel più grande centro fieristico al mondo, quello di Hannover; così come nella Little Caesars Arena di Detroit, firmata da HOK; o nei luminosissimi spazi del COEX Convention & Exhibition Center di Seoul, progettato da Gensler on Architizer o, ancora, nella Newtown Station in Australia, ristrutturata grazie al progetto di JHA Consulting Engineers.

Recentemente poi le ceramiche Atlas Concorde sono state scelte per confezionare tre degli stadi costruiti per i Mondiali in Qatar: il Thumama Stadium, firmato dall’architetto qatariota Ibrahim Mohammed Jaidah, col suo inconfondibile aspetto da gahfiya – il berretto di pizzo tipico di tutto il Medio Oriente; l’Al Rayyan Stadium, disegnato dallo studio di architettura britannico Pattern Design e dallo studio di ingegneria Ramboll, vero e proprio landmark in grado di segnare l’ingresso e l’uscita dal deserto; e l’Al Bayt Stadium, firmato dallo studio Dar Al-Handasah, affascinante impianto che ricorda in tutto e per tutto l’aspetto di una tenda bayt al sha’ar, usata dai nomadi nella regione del Golf.

La cura del dettaglio: il caso Atlas Concorde per lo stadio Al Bayt

L’eccellenza delle ceramiche Atlas Concorde contribuisce a definire in modo elegante e misurato palcoscenici prestigiosi, e sa farlo aderendo con discrezione e gusto a visioni architettoniche molto eterogenee, aiutando i disegni a sublimarsi grazie alla cura dei dettagli e alla qualità delle finiture, finendo per determinare un vero e proprio valore aggiunto. Un buon esempio in tal senso è lo stadio Al Bayt, la cui immagine rimanda alle tende del deserto sia per la progettazione degli esterni, dove una membrana in fibra di vetro tessuta in politetrafluoroetilene viene tesa come una pelle sulla facciata dell’impianto –; quanto internamente, dove gli oltre 105.000 metri quadri di ceramiche Atlas Concorde hanno permesso di riprodurre, stilizzandole, le cornici dei tappeti mediorientali. Il visitatore viene accolto in un contesto visivamente continuo e coerente grazie alle note cromatiche della serie Matheria Avorio e Cenere nei colori del sabbia e del travertino, che rimandano a tonalità tipicamente desertiche. All’interno di Al Bayt gli spazi riservati all’Emiro sono stati rivestiti in gres porcellanato della linea Marvel Pro Statuario, una soluzione in grado di riprodurre un effetto marmo dalle venature intense, con gradazioni nitide e un’estetica raffinata.

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