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The City – Spaces designed by PARK | Intervista a PARK

18 December 2025

The City è il tema progettuale alla base del concept sviluppato da PARK per la collezione Boost Vision di Atlas Concorde, le cui superfici fondono la matericità del look pietra con la fluidità dell’effetto cemento. Il contesto urbano è oggi uno spazio poliedrico,molto apprezzato dai progettisti per l’opportunità che offre di ripensare e rielaborare il rapporto tra architettura, paesaggio e vita quotidiana, e anche di soddisfare la crescente esigenza di spazi di benessere all’interno di ambiti complessi. Da un punto di vista progettuale, The City rappresenta un’aspirazione verso nuovi valori. Non si tratta, infatti, esclusivamente di un insieme di edifici, quanto piuttosto di un sistema di transizioni e relazioni. Questo concept, inoltre, rispecchia una modalità contemporanea di vivere gli spazi sempre più attrattiva, in cui si oltrepassa la separazione tra interno ed esterno, favorendo un dialogo continuo tra natura, materia e luce. Ispirandosi a The City si tende a riprodurre una forma di contemporaneità in cui gli ambienti risultano adattabili, inclusivi e idonei per accogliere stili d’abitare in costante trasformazione. Una progettazione coerente con The City nasce, inoltre, dalla ricerca di un continuo gioco di transizioni, per creare spazi in cui interno ed esterno dialogano tra loro. Il dialogo avviene attraverso la luce, la matericità, i pieni e i vuoti. In questo masterplan che si sviluppa come un paesaggio coerente, la materia diventa il principale strumento narrativo.La collaborazione di PARK con Atlas Concorde per Boost Vision è nata proprio dall'interesse condiviso per il linguaggio della materia e per la sua capacità di generare architettura.

Abbiamo intervistato Filippo Pagliani e Michele Rossi, fondatori di PARK, collettivo interdisciplinare di architettura con sede a MIlano.

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“Boost Vision ci ha dato l’opportunità di lavorare con un materiale che suggerisce l’architettura senza imporla. Questa affermazione significa che la collezione non detta regole stilistiche rigide né soluzioni predefinite, ma offre una grammatica spaziale capace di orientare il progetto e di lasciare spazio alla creatività.” [Park]

Da dove avete tratto ispirazione per questo concetto? La nostra ispirazione per The City nasce dall’incontro tra architettura, urban design e landscape design. Il desiderio di superare la rigidità dei confini tradizionali ci ha guidati nel concepire gli spazi come continuità e relazioni, piuttosto che elementi isolati. Questo approccio si fonda su un’attenta osservazione della realtà a partire da uno studio approfondito del contesto. In questo processo la materia stessa diventa un elemento essenziale nell'orientare le scelte progettuali e definire i rapporti spaziali. [Park]

Per quali tipologia di progetti residenziali l'idea alla base di The City risulta particolarmente rilevante? Il concetto di The City trova una particolare rilevanza in progetti residenziali che mirano a ridefinire il rapporto tra interno ed esterno, valorizzando continuità materica e fluidità spaziale. Lo si ritrova, per esempio, negli spazi aperti di terrazze o ambienti multifunzionali, dove è centrale l’idea di relazioni continue tra spazi diversi. Un esempio significativo è rappresentato dal progetto residenziale Le Altane di Lambrate, dove è stata posta una grande attenzione al rapporto tra l’abitare e lo spazio aperto. Gli edifici sono, infatti, caratterizzati da ampi spazi esterni, concepiti per rafforzare il dialogo e la continuità percettiva tra interno ed esterno. [Park]

Vi sono progetti rilevanti che avete disegnato e che rispecchiano questa visione? Un esempio emblematico di questa visione è Pirelli 35 a Milano, dove la trasformazione di un edificio per uffici degli anni Sessanta ha reso la struttura permeabile e intrecciata nel tessuto urbano con nuove connessioni pedonali tra la Stazione Centrale e la Biblioteca degli Alberi, restituendo spazio alla città e confermando l’idea di The City come sistema di relazioni aperte. Un altro progetto significativo in linea con la visione integrata di The City è Palazzo Sistema, nuova sede della Regione Lombardia, che non rappresenta un elemento autonomo, ma si inserisce come parte attiva della vita urbana. La sua architettura è stata ideata come una infrastruttura civica con una chiara continuità visiva e funzionale: il suo pianoterra si apre alla città con spazi pubblici, aree formative e servizi accessibili, mentre il giardino pensile favorisce il rapporto tra interno ed esterno. [Park]

Quale nuova idea di spazi si propone con The City? E in che modo questo è per voi collegato alla collezione Boost Vision? In questa città idealizzata, l’abitare diventa un'esperienza sensoriale legata alla qualità dei materiali, alla luce che li attraversa e alla relazione con il contesto. La collezione Boost Vision ha svolto la funzione di "generatore di linguaggi", come una guida che apre possibilità invece di chiuderle. Per noi progettare, infatti, significa creare relazioni tra forma e funzione, geometria e tempo. In questa idea di città, ogni suo elemento contribuisce a definirne il senso complessivo e alla costruzione di una narrazione unitaria. [Studio Park]

In che modo queste superfici ceramiche si connettono al concetto The City? Le superfici Boost Vision incarnano l’idea di "materia viva" attraverso l'unione di due caratteristiche identitarie distinte: la solidità razionale del cemento e la vibrazione irregolare della pietra. Non si tratta, però, di una sovrapposizione bensì di una "contaminazione con misura", che dà forma a superfici che interpretano una dialettica silenziosa ma incisiva. [Park]

Cosa di Boost Vision vi ha particolarmente colpito e l'ha resa ideale per il concetto The City? Di Boost Vision ci ha colpito la possibilità di leggere la collezione e trattarla non come una semplice superficie, ma come un sistema. Questo materiale, infatti, possiede la capacità di "apertura all’interpretazione" pur mantenendo una sua coerenza interna, solida e leggibile. Con le immagini, non abbiamo cercato solo di rappresentarla, ma di metterla alla prova. Il progetto è nato come un confronto tra materia e spazio, tra struttura formale e scenari d’uso. [Park]

Come i diversi ambienti che avete ideato per Boost Vision valorizzano il concetto The City? Negli spazi ideati per Boost Vision abbiamo cercato di valorizzare l’idea di città aperta attraverso la luce, la palette cromatica neutra e la materia stessa. La luce, infatti, non rappresenta solo un elemento illuminante, ma anche uno strumento progettuale che modula la superficie ceramica, rivelandone profondità e texture. Ogni ambiente si trasforma, così, in un’esperienza. La palette cromatica di Boost Vision è pensata per dialogare in condizioni d’uso diverse, dalla zona esterna fino agli interni più intimi. Ne consegue una distinzione sempre più sottile tra indoor e outdoor, perché ciò che guida la percezione all'interno degli ambienti è l’armonia tra materia, luce e forma. [Park]

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